





Questo post di fine mese diverrà una consuetudine, con qualche inedito scatto rappresentativo del periodo appena passato, compreso almeno un tramonto a degna conclusione.
Nonostante l'invitante, particolare situazione non era semplice gestire la ripresa.Il controluce con zone molto chiare, la forte differenza di luminosità tra cielo ed il paesaggio sottostante creavano una situazione d'esposizione molto difficile. Con il filtro digradante ho ovviato in parte a bilanciare l'esposizione tra cielo e terra ma ho dovuto recuperare anche un po' in elaborazione. Il paese ripreso è Larciano Castello e quella che si estende dietro è la Valdinievole, dove vivo.
Il Macaone è una di quelle farfalle che si fotografa sempre con piacere... perchè è bella, perchè è grande... perchè è sfuggevole. Non penso che senza 400 questo esemplare sarei riuscito a fotografarlo, il sole era già alto e lui bello attivo quando l'ho sorpreso. Avvicinandomi con lesta cautela ho solo fatto in tempo a comporre, mettere a fuoco e scattare solo due volte... poi si è involato ed è letteralmente sparito alla mia vista...Il bello della fotografia però è anche questo... l'emozione d'un attimo che sei riuscito a catturare, perchè la caccia non è ai soggetti ma alle sensazioni che questi ti regalano.
In questi giorni ho anche cominciato a riprendere confidenza con la fotografia paesaggistica. Di un po' di rodaggio ho bisogno perchè ultimamente l'ho piuttosto tralasciata ed insieme a qualche sopralluogo, sempre utile, anticiparsi e prender un po' di misure ti avvantaggia al momento opportuno. Tutto questo in previsione sopratutto della prossima stagione autunnale che con i suoi colori e le sue luci invoglia e ben si presta ad esser ritratta. Oggi ho trovato un po' di girasoli tardivi che col loro giallo vivacizzavano una situazione altrimenti smorta... ne ho subito approfittato.
Davvero piccole... siamo oltre il Rapporto di Riproduzione (RR) di 1:1. Ignoro di che specie siano, so soltanto che quella di destra un maschietto. Nelle notturne riconoscere il sesso di solito è agevole visto che le antenne nei maschi son pettinate. Le stesse li permettono di percepire la presenza della femmina anche a oltre 10 Km di distanza... i nostri sensi a confronto non son nulla. Col gentile aiuto di Paolo Mazzei, oltre ad identificarle, correggo e preciso quanto precedentemente detto: quella di destra è un maschietto, è vero, ed è una COSCINIA STRIATA (sinonimo Spiris striata, famiglia Arctiidae), il sesso si riconosce appunto per le antenne pettinate, mentre la sua femmina le ha filiformi. Ma non è vero per tutte le notturne, anzi nella famiglia più numerosa, Noctuidae, a cui appartiene quella di sinistra (attiva anche di giorno) che è una EMMELIA TRABEALIS, le antenne sono quasi sempre filiformi in entrambi i sessi. Quindi, se sono vistosamente pettinate è sicuramente un maschio, se sono poco pettinate o filiformi dipende dalla specie.
L'altro giorno ho pestato inavvertitamente un nido di vespe... ho fatto appena in tempo a rendermene conto e scappar via, lasciando cavalletto e reflex. Per ben un buon quarto d'ora l'ho avuti sotto assedio delle vespe che ci si eran ritorte contro quale fosse la causa del danno. Poteva andar peggio. Così ora quando cammino e mi posiziono in mezzo alle erbe secche dei prati sto bene attento a dove metto i piedi. Sarà per l'esperienza passata che stasera mi sono accorto d'un nido dentro il buco d'un vecchio muro. Tre eran come di guardia all'imbocco... la composizione era invitante e così, preso il 400, mi son avvicinato alla minima messa a fuoco dello stesso (160 cm) ed ho scattato l'immagine come l'avevo previsualizzata. Lieve "crop".
Rapporto di riproduzione di 1,4:1 raggiunto mettendo il teleconverter 1,4x su l'obiettivo macro. Nessun "crop" Nonostante il diaframma usato molto chiuso, f.22, la profondità di campo è ridottissima. Fondamentale porsi perfettamente paralleli al soggetto e fare una messa a fuoco molto accurata. Torno a ripetere che per fare certi scatti in natura in luce naturale è indispensabile la completa assenza di vento e soggetto immobile... situazione piuttosto facile da trovare la mattina molto presto, quando anche le gocce di rugiada potranno dare surplus all'immagine. Scatto di stamane.
Sorpreso questo esemplare alle ultime luci di stasera, son riuscito ad avvicinarlo a portata di obiettivo. Vorrei sottolineare a proposito che non faccio mai se non in casi eccezionali "crop" esagerati, mi limito a reinquadrare quel poco per basta preferendo di gran lunga curare la composizione al momento dello scatto, un retaggio da quando scattavo in diapositiva ma che porta sempre i suoi indiscutibili vantaggi. Non poche le difficoltà di ripresa... il controluce con un insetto abbastanza scuro, il mettermi parallelo allo stesso, ma sopratutto una lieve vento che soffiava quasi costante... non potendo alzare gli iso perchè la grana sull'immagine risulterebbe esagerata con la mia fotocamera bisogna armarsi di pazienza e scattare appena questo ti dà un accenno di tregua... 1/180, nonostante il cavalletto, è già critico con un 400 anche perchè non potevo alzare lo specchio... meno male che l'amica farfalla si è concessa per un po' permettendomi di fare diversi scatti.
Bruco di farfalla geometridae, notturna. Il nome viene dalla buffa e particolare camminata del bruco che sembra proprio che misuri il terreno. Bruco molto mimetico che si confonde bene con lo stelo delle piante. Mi ci è cascato l'occhio stasera mentre ero intento a ritrarre una farfalla. Il caso ha voluto che mentre lo ritraevo un dittero è arrivato a nutrirsi sul fiore.
Grillo o Cavalletta ? Di solito è la domanda che ci si pone quando ci s'imbatte in un Ortottero. Non so se c'è qualcosa che davvero li distingue o se vengono chiamati indifferentemente con l'uno o l'altro nome. Sorprendente è il mimetismo di cui son capaci. Anche all'interno della stessa specie possono esserci colorazioni diverse, come in questo caso, dove si possono rinvenire esemplari marroncini o verdi... a seconda del colore li puoi trovare su piante secche o verdi, dove cioè riescono a mimetizzarsi al meglio. In questa foto non ho voluto sottolineare quest'aspetto e l'ho ritratto dalla parte dove come sfondo c'era del verde per farlo risaltare.

Due scatti di stamattina. Stesso soggetto, due espressioni visive diverse. La fortuna anche stavolta mi è venuta incontro... ma non è solo quella... alla base c'è volontà e spirito di ricerca. Dopotutto mi hanno sempre insegnato che la fotografia si basa sulla formula delle 3C... Cuore, Cervello e Culo.
Due immagini a confronto dello stesso soggetto, una libellula. Una, quella di sinistra, eseguita col 400, l'altra con un macro 90 a circa 1:1, massimo di rapporto di riproduzione che può raggiungere. Nonostante una abbia un impatto più "artistico" e l'altra più "descrittivo" non c'è una foto più difficile dell'altra... in tutte e due pazienza e precisione son indispensabili, più un po' di fortuna che però è sempre sottintesa... I due esemplari son liberissimi in natura ma quello di destra sarebbe stato impensabile avvicinarlo così tanto se non la mattina molto presto, quando era ancora intorpidito dal fresco della notte.
Una semplice grafica colta in un canneto.
E' incredibile come il paesaggio possa cambiare completamente e velocemente... essere stravolto non solo dalla natura stessa ma anche, spesso e volentieri, dall'opera dell'uomo. Dopotutto è questa, insieme agli eventi atmosferici, luce in primis, che lo trasforma. Con mia grande sorpresa ieri ho scoperto che in un luogo a me caro hanno letteralmente raso al suolo due case... costruzioni che negli scatti eseguiti in passato mi hanno fornito un ottimo punto d'appoggio per la composizione. Certo, le ricostuiranno, ovvero al loro posto verranno su villette moderne e forse insieme anche ulteriori abitazioni, visto che hanno fatto fuori anche un uliveto. La cosa mi ha colpito... se da una parte ho fotografie irripetibili da un'altra forse hanno sciupato un luogo paesaggisticamente e fotograficamente buono... ma lo chiamano progresso... vedremo quel che verrà su...
Stasera ho sorpreso questa coppia di Melitaee ad amoreggiare su un bocciolo di fiore... che scena romantica !! Come evitare di fare il guardone e non immortalare la scena ??
...ultime luci del giorno, c'è una leggera brezza e son col 400... situazione non proprio favorevole per riprendere le damigelle... per avere i tempi più alti provo anche con qualche silhouette... avanzando con i piedi a mollo tra le erbe palustri colgo questa interessante grafica dove al culmine della linea zighezzante è posato un maschio di Calopteryx haemorrhoidalis... m'auguro solo che mi dia il tempo di sistemare il cavalletto e comporre... nessun problema... va via e torna... l'ha scelto come suo posatoio di caccia... con le libellule questo succede spesso e ti danno l'opportunità di poter curare al meglio lo scatto...
Come buon auspicio per l’inizio delle Olimpiadi in Cina è stata scelta la data odierna.
Stamani mi son dedicato a un po' di foto macro classica cercando di andare a sorprendere altre farfalle intorpidite dal fresco della notte... così se ne stanno buone buone e tu puoi riprenderle con calma e con tutti i criteri del caso... ne ho fatte diverse... vi presento una Licaena... nell'occasione per riprenderle ho rispolverato un mio ferrovecchio dove mi son fatto le ossa... il mitico Tamron 90, quello tutto in metallo con il suo tubo dedicato per raggiungere l'1:1... roba che comprai usata più di 15 anni fa ma che ancora fa la sua porca figura anche sul digitale...
...nonostante sia in ferie fino al 24 c.m. non ho la possibilità di muovermi tanto... e così, in un raggio di pochi km da casa, cerco di ritrarre soggetti comuni però con immagini inconsuete... le Licene sono uno di questi... è un lavoro sopratutto di paziente ricerca atta a trovare che sian posate in luogo ed atteggiamento giusto... l'ambiente è un campo oramai rinsecchito dall'avanzata stagione... ma l'ambientazione nelle ore serali diventa magica quando la calda luce del sole verso il tramonto indora gli aridi steli... mi piace molto questa foto... il controluce, la farfallina ad ali aperte a godersi gli ultimi raggi, il fuoco selettivo, il caldo tono dell'immagine... il titolo... mi è venuto così... spontaneo... nato da dentro... riflette il mio stato d'animo quando ricerco certe emozioni... ma riflette anche l'atmosfera della foto... sognante ma al tempo stesso composta da un caos ordinato sì... ma solo perchè ho cercato di domarlo...
Ciao a tutti... sto cercando di capirci qualcosa in come diavolo funziona questa gestione del blog... tanto perchè almeno non sia vuoto proviamo ad inserire un'immagine... anche questa frutto di lavori in corso... di sperimentazione di una tecnica fotografica che mi ha affascinato e che ultimamente sto provando...