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domenica 10 agosto 2008

"MACRO" COL 400

Stasera ho sorpreso questa coppia di Melitaee ad amoreggiare su un bocciolo di fiore... che scena romantica !! Come evitare di fare il guardone e non immortalare la scena ??
I soggetti erano in ombra ma dietro, grazie anche al 400 che oramai da un po' di tempo è diventato il mio obiettivo ordinario per far "macro", potevo agevolmente inquadrare e sfuocare le erbe secche dorate dal sole...
La scelta d'una lunga focale per far fotografia ravvicinata offre dei notevoli vantaggi... con soggetti mobili e poco confidenti permette di stare a ragguardevole distanza e in ogni caso di stressarli il meno possibile... inoltre consente d'isolare molto bene il soggetto ma al tempo stesso, volendo, di ambientarlo nel suo mondo in modo "artistico" non in modo confusionario... senza contare che tra le erbe alte operare in modo classico con una focale macro "normale" già piazzare il cavalletto senza creare scompiglio è un'impresa... mi rendo conto che un 400, spesso corredato del suo 1,4x , porta comunque ad altri problemi di gestione... ma in fin dei conti nè più nè meno di un'altra focale, dove saranno solo diversi...
Con la soluzione suddetta (400 + 1,4x), distanza minima di messa a fuoco 160 cm, arrivo ad un ingrandimento massimo di 1:2. Attualmente non son pochi i fotografi che si sono avvicinati a questo modo di far macro, solitamente con un 300 con la caratteristica di una minima messa a fuoco ridotta... che può essere ulteriormente accorciata con dei tubi di prolunga aumentando così l'ingrandimento raggiungibile. E' chiaro che per ingrandimenti importanti, con soggetti davvero piccoli, direi dall' 1:2 in poi, un vero obiettivo macro è quasi una scelta obbligata... a meno che non si voglia "croppare"... ma questo è un'altro discorso...